Casa del Popolo | STORIA
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STORIA

La Casa del Popolo

Agli inizi del 1947 i lavoratori buonconventini si posero in forma concreta il problema della costruzione di una “Casa del Popolo”, iniziando la raccolta dei fondi per realizzarla. La mobilitazione fu grande e il contributo venne in denaro, in materiali, in lavoro volontario e tutte le Categorie di lavoratori vi presero parte.
La prima difficoltà sorse quando si trattò di acquistare un lotto di terreno su cui costruire il fabbricato. I proprietari terrieri e le forze conservatrici locali si coalizzarono impedendo di fatto che il terreno venisse venduto.
In un primo tempo le trattative furono lunghe, piene di ostacoli, inconcludenti: tutto ciò per impedire ai lavoratori di costruirsi una sede per le loro organizzazioni sindacali e politiche. Poi di fronte a tanta avversità i lavoratori decisero di ricorrere alla manifestazione e alla lotta per affermare un loro diritto.
La lotta raggiunse, nella primavera del 1947, momenti di elevata tensione, coinvolgendo tutta l’opinione pubblica e le Autorità locali e provinciali. Si giunse ad una imponente manifestazione di piazza durante la quale fu detto in modo esplicito che la terra c`era, che essa sarebbe stata regolarmente pagata a prezzo di mercato, che non cerano motivi validi per negarla, tutto il resto era discriminazione.
Di fronte a tanta determinazione anche le Autorità, che avevano a cuore il mantenimento dell’ordine pubblico, ritennero opportuno che il diritto prevalesse sul boicottaggio ed infine la terra venne concessa con regolare contratto.
Nel giugno del 1947 iniziarono la pratiche per la costruzione. La solidarietà fu grande anche durante l’edificazione: i muratori facevano l’opera loro, gli operai e i braccianti, dopo il lavoro quotidiano, salivano anch’essi sui ponti a far crescere il muro, mentre da lontano giungevano a decine i carri dei mezzadri carichi di pietra, di mattoni, di sabbia, di pietrisco e la casa cresceva, prendeva forma e sostanza. La domenica, oltre ai lavoratori locali, venivano a dare una mano anche i compagni di altre località, da Bibbiano, da Ponte d’Arbia, da Montalcino, da Siena.
Ogni pietra, ogni mattone, ogni metro di puro realizzato rappresentava sudore versato. la rinuncia ad un bicchiere di vino, a qualche cosa in più per la famiglia del lavoratore, era un sacrificio fatto volontariamente, ma significava pure l’unione, la solidarietà, la consapevolezza di costruire una casa simbolo della giustizia sociale e del progresso del lavoro. In questo tempo e in questo clima nacque la “Casa del Popolo di Buonconvento”.
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LA COOPERATIVA CASA DEL POPULO

Il 18 marzo 1949 la società che aveva iniziato la costruzione si trasformava in Cooperativa “Casa del Popolo Gestione Locali Ricreativi” con sede in Buonconvento. Attualmente essa conta 1.432 soci. Nel mese di luglio 1950 la medesima acquistò
un appezzamento di terreno adiacente alla Casa del Popolo delimitata dalla proprietà F.lli Canaletti, via Roma e via Gramsci e su esso costruì una pista da ballo e uno spazio dove collocare tavoli e sedie nel periodo estivo. Nel 1952 la Cooperativa assunse la gestione del bar moderno allora situato in piazza Matteotti e nel marzo 1960 il bar completamente rinnovato venne trasferito nei locali del piano terreno della Casa del
Popolo. Durante i lavoro di adattamento dei locali che avrebbero ospitato il bar fu notato che gli spazi, pur essendo abbastanza ampi, necessitavano di un locale da adibire a sala TV e quindi fu deciso di edificare pure lo spazio situato nel retro del palazzo
Canaletti, fra questo e la Casa del Popolo. Questo ampliamento fu realizzato su due piani nel secondo semestre del 1956. Nel 1965 si verificò un secondo ampliamento dei locali al primo piano, eseguendo la sopraelevazione della terrazza che si affacciava sulla pista da ballo, dove furono ricavati due vani.
Successivamente, nel 1971, la cooperativa decise di acquistare un’area di terreno adiacente e confinante di Circa mq. 2.133 situata sul retro del fabbricato. In quest’area, con mezzi della cooperativa e con il lavoro volontario di alcuni soci, vennero realizzati: un bocciodromo coperto con tre campi da gioco regolamentari, un’ampia pista di pattinaggio un locale per spogliatoi e servizi igienici, una zona a giardino con molto verde.
La Casa del Popolo era ora divenuta punto di riferimento della vita locale, non solo perché in conseguenza dello sviluppo urbanistico del paese era venuta a trovarsi su un asse preferenziale della vita cittadina, situata some nella Centrale piazza Gramsci, ma anche perché i locali ampi e moderni erano sempre più graditi alla grande maggioranza dei cittadini ed in particolar modo ai giovani. Proprio per soddisfare le esigenze dei giovani il 20 dicembre 1973 venne acquistato dai F.lli Canaletti un vano al piano terreno, dove fu realizzato un locale con biliardini e juke-box.
Fin dal 1975-76 la cooperativa si rese conto che era necessario prepararsi a migliorare ancora la qualità dei locali, rendendoli più razionali e più attrezzati. A tale scopo, avvalendosi delle leggi vigenti, fu istituito il Fondo Risparmio Soci, attraverso il quale il socio, prestando il proprio risparmio alla cooperativa, vedeva il medesimo meglio compensato e al tempo stesso la cooperativa era messa in grado di disporre di un certo fondo finanziario da utilizzare ad un tasso meno oneroso per investimenti di un certo valore. Avvalendosi di questa risorsa la Cooperativa Casa del Popolo iniziò nel 1982 la ristrutturazione dei locali.
Intanto nel febbraio 1984 venne incorporata, a mezzo fusione societaria, la Casa del Popolo di Bibbiano, anch’essa costruita da quei lavoratori negli anni 1947-49.
Terminate dopo qualche anno l’ammodernamento dei locali la Casa del Popolo di Buonconvento venne a disporre del bar più ampio e più moderno della zona e di migliori servizi che
tutta la popolazione può utilizzare. Oggi essa dispone di due ampie sale da riunione di cui una d’intrattenimento pubblico, vaste sale da gioco, un parco verde attrezzato con bocciodromo regolamentare, pista di pattinaggio e servizi. Inoltre nei locali
hanno sede l’associazione di Pubblica Assistenza con ambulatori efficienti e servizi diversi di tipo sanitario, l’ufficio di assistenza locale INCA, la Camera del Lavoro, gli uffici sindacali di categoria, le sedi politiche delle sezioni del PCI, PSI, FGCI, l’ufficio della cooperativa e di alcune associazioni locali.
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